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Sono trascorsi 24 anni dalla morte di Lucio Battisti, grande cantautore ed interprete di moltissime tra le canzoni più belle italiane. Era il 9 Settembre del 1998, quando Lucio, che era ricoverato in terapia intensiva al San Paolo di Milano, lasciò la vita terrena senza sapere nessuna notizia, ne bollettino medico, come deciso dalla famiglia per stesso volere del cantautore, che dopo la separazione artistica con Mogol, aveva deciso di abbandonare le scene e il pubblico.

Nel giorno della morte giorno dell’artista la moglie, Grazia Letizia Veronesi, aveva difeso il marito con l’ordine “nessun contatto né i cronisti né con i fan”. I tantissimi fan speravano almeno di omaggiare Battisti al funerale, ma anche in quella occasione, la funzione a Molteno sarà a porte chiuse, con appena 20 persone accreditate. Un riserbo che non ha mai chiarito le cause della morte del cantautore di Poggio Bustone.

La vedova Grazia Letizia Veronese da allora ha deciso di proteggere l’eredità artistica del marito, bloccando manifestazioni di ogni genere in tributo del marito e impedendo la pubblicazione o la riedizione di singoli, album e video. Addirittura fu negata, a Luciano Ligabue, l’autorizzazione per l’apparizione di immagini di Battisti nella scenografia per il brano Buonanotte all’Italia in un concerto dello stesso cantante.

Il 6 settembre 2013, la salma di Lucio Battisti venne riesumata dal cimitero del piccolo comune lecchese e traslata in quello di San Benedetto del Tronto (residenza della Veronesi), dove tre giorni dopo, a quindici anni esatti dalla morte, venne cremata. Le ceneri dell’artista sono state conservate privatamente dalla famiglia.

Dop una lunga battaglia legale e persa dagli eredi Battisti, a partire dal 29 settembre 2019 tutti i brani firmati da Mogol-Battisti sono stati resi disponibili sulle principali piattaforme di streaming musicale.

In collaborazione con Mogol, Lucio Battisti ha inciso vari, tra cui da ricordare ci sono: Lucio Battisti (1969); Emozioni (1970); Amore e non amore (1971); Umanamente uomo: il sogno (1972); Il mio canto libero (1972); Il nostro caro angelo (1973); Anima latina (1974); La batteria, il contrabbasso, eccetera (1976); Io tu noi tutti (1977); Una donna per amico (1978); Una giornata uggiosa (1980); con la moglie, E già (1982).

Dopo l’interruzione del rapporto con Mogol, iniziò la collaborazione con Panella ed incise i seguenti album: Don Giovanni (1986); L’apparenza (1988); La sposa occidentale (1990); Cosa succederà alla ragazza (1992); Hegel (1994).

 

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