Domani, 31 Agosto, ricorrono i 25 anni della morte di Lady Diana, al secolo Diana Spencer. Il 31 Agosto del 1997 la principessa del popolo, morì nello schianto del tunnel dell’Alma a Parigi a soli 36 anni dopo una tragica fuga dai paparazzi assieme a Dodi al-Fayed, sua scandalosa fiamma, dopo la vita infelice col marito Carlo.
Dopo il matrimonio con il principe di Galles del 1981 e la nascita del primogenito William, secondo nella linea di successione del casato, e del cadetto Harry, la denuncia di Lady D pubblica dagli schermi della Bbc (senza precedenti in casa Windsor) del tradimento del marito Carlo con Camilla Parker Bowles.
Ancora oggi dopo 25 anni, ci sono misteri e bugie sulla morte di Diana.
C’è il racconto e la testimonianza di Frederic Mailliez all’Associated Press, il medico che ha prestato il primo soccorso a Lady Diana cercando di salvarla.
Il medico ha affermato di essere ancora segnato dopo 25 anni da ciò che è accaduto a Parigi nel tunnel dell’Alma il 31 agosto 1997. Stava tornando a casa da una festa quando si è imbattuto nell’incidente d’auto in cui ha perso la vita la principessa Diana. Mailliez ha raccontato di aver visto una Mercedes fumante, spezzata quasi in due. «Ho camminato verso i rottami della macchina. Ho aperto la porta e ho guardato dentro, ha detto il medico. C’erano quattro persone, di cui due apparentemente morte, che non avevano alcuna reazione, nessun respiro. Altre due, sul lato destro, erano vive ma in gravi condizioni. Il passeggero anteriore urlava, respirava ancora. Poteva aspettare qualche minuto. La passeggera, la signorina (Diana), era in ginocchio sul pavimento della Mercedes, a testa bassa. Aveva difficoltà a respirare. Aveva bisogno di assistenza immediata». Mailliez dice di essere corso alla sua auto per chiamare i servizi di emergenza e prendere una borsa respiratoria. «Era incosciente», ha detto ancora Mailliez riferendosi alla principessa Diana. «Grazie alla mia borsa respiratoria ha riacquistato un po’ più di energia, ma non ha potuto dire nulla». Il medico ha spiegato poi di aver scoperto solo successivamente che la donna da lui curata era Lady Diana. «So che è sorprendente, ma non ho riconosciuto la principessa Diana» ha affermato Mailliez. «Ero in macchina sul sedile posteriore a prestare assistenza. Mi sono reso conto che era molto bella, ma la mia attenzione era così concentrata su ciò che dovevo fare per salvarle la vita, che non avevo tempo per pensare, chi fosse questa donna». «Qualcuno dietro di me mi ha detto che le vittime parlavano inglese, quindi ho iniziato a parlare inglese, dicendo che ero un medico e ho chiamato l’ambulanza. Ho cercato di confortarla». Mentre prestava i primi soccorsi Mailliez ha raccontato di aver notato i flash dei paparazzi riuniti per documentare la scena. Un’inchiesta condotta nel Regno Unito ha poi scoperto che l’autista di Diana, Henri Paul, era ubriaco e guidava ad alta velocità per eludere i fotografi inseguitori. Mailliez ha detto di non avere «nessun rimprovero» da rivolgere ai fotografi dopo l’incidente. «Non mi hanno impedito di avere accesso alle vittime. Non ho chiesto loro aiuto, ma non hanno interferito con il mio lavoro».
Nei giorni scorsi il ricordo del principe Harry per la mamma in vista del 25°anniversario della morte: Voglio che sia un giorno pieno di ricordi del suo incredibile lavoro e dell’amore per il modo in cui lo ha fatto».