Ancora una scoperta eccezionale a Pompei, come riportato dall’Ansa, è stato ritrovato in una stanza, un armadio chiuso da 2000 anni con tutto il corredo di stoviglie all’interno, tra cui piattini di vetro, ciotole di ceramica, vasi, ecc. In altra invece un tavolino ancora apparecchiato con le sue suppellettili, un letto, una cassapanca, probabilmente lasciato cosi per scappare dall’eruzione del Vesuvio. A Pompei si sta scavando nel retro del “giardino incantato”, lo stupefacente spazio dipinto con il grande larario che fu riportato alla luce nel 2018, e a sorpresa là dove ci si aspettava una casa importante e fastosa, vengono fuori ambienti modesti ma pieni di dignità, dove non mancano oggetti raffinati e persino un fascio di documenti che il calco in gesso ha fatto incredibilmente riapparire.
Il direttore generale musei Massimo Osanna, che nel 2018 era alla guida del parco e responsabile del progetto di scavi, dichiara: “Il ritrovamento di queste stanze dietro quell’incredibile larario è stato una sorpresa, ma è proprio questa la ragione per cui è importante scavare ancora, le indagini che si stanno facendo sono preziose perché ci aiutano a fare luce sulla storia”.
Passando all’ultima scoperta che si trova al piano terra, parzialmente sfondato dal crollo del solaio, si trova un armadio-credenza, molto emozionante visto che è rimasto chiuso ed intatto per oltre duemila anni. Al suo interno sono stati trovati piatti, vetri, stoviglie, che ora verranno liberati con un micro scavo. Poi saranno ripuliti come tutti i tantissimi oggetti ritrovati qua e là nelle varie stanze: un delizioso bruciaprofumi dipinto, una brocca di bronzo con una piccola raffinata testina di sfinge, un grande bacile, pure lui in bronzo, rimasto sul tavolo di uno degli ambienti.