Vittoria del centrodestra alle elezioni 2022. Primo partito in Italia, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni con oltre il 226% dei consensi.
Di seguito alcune dichiarazioni rilasciati dai leader, partendo dalla vincitrice Meloni:
E’ Il tempo in cui gli italiani potranno avere un governo che esce da una loro indicazione. E’ stata una campagna elettorale violenta, sopra le righe che noi abbiamo subito, ma la situazione dell’Italia, dell’Ue richiede ora il contributo di tutti”. Quindi, definisce questo storico trionfo elettorale “non un punto di arrivo ma di partenza”. “Da domani – assicura – dobbiamo dimostrare il nostro valore”. Ma non dimentica di inviare un messaggio emotivamente forte alla sua comunità, quella della destra italiana, che per la prima volta nella storia della Repubblica vince le elezioni. “Il fatto che Fdi sia primo partito – osserva – significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni per noi e per le persone che non ci sono e che meritavano di vederla”. Poi ringrazia gli alleati, “che non si sono mai risparmiati”, il suo staff, la sua famiglia, ma soprattutto gli italiani che non mai creduto alle mistificazioni”.
Gorgia Meloni chiude il suo discorso con il valore della coerenza e della tenacia. Dice “non aver mai mollato”. “Sin da quando siamo nati – sottolinea – ci hanno sempre dato per spacciati: ma anche quando eravamo sempre sulle stesse percentuali sapevamo che le scorciatoie in politica sono un’illusione e che gli italiani l’avrebbero capito”. E ribadisce che “nessuna scommessa è impossibile”. “Proprio per questo – conclude – vorrei citare una frase di San Francesco: ‘cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
Giuseppe Conte del M5S dice: “Tutti ci davano in picchiata e la rimonta è stata significativa: siamo la terza forza politica e quindi abbiamo una grande responsabilità”. “Il centrodestra sarà maggioranza nel parlamento ma non nel paese. E’ il risultato di questa legge elettorale. Inizieremo subito una battaglia per superare questa legge elettorale”.
Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in conferenza stampa al Nazareno dichiara: “Indubbiamente non possiamo, alla luce dei dati visti finora, non attribuire la vittoria alla destra trascinata da Giorgia Meloni. E’ una serata triste per il Paese”.
Carlo Calenda leader di Azione e del terzo polo: “L’obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta”. “Vedremo se la Meloni sarà capace di governare, noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva”, ha quindi aggiunto. “Sentiamo il dovere di ringraziare il presidente del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del Paese. Così come ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni”. “In meno di due mesi – ha proseguito – abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Una casa per gli italiani che non vogliono un Paese fondato sui sussidi e le regalie ma che vogliono rimanere a testa alta tra i grandi Paesi europei, saldamente ancorati all’Occidente e ai suoi valori”.
Giorgio Mulè di Forza Italia su twitter: “Le proiezioni e i dati reali dei voti consegnano una nuova Italia fondata saldamente sul centrodestra con Forza Italia centrale nella coalizione. Fin da adesso un grande, immenso ringraziamento a Silvio Berlusconi.
Fratoianni leader di SI: “Vince una brutta destra. Ricostruiamo a partire da opposizione” “Intendiamo farci carico della ricostruzione a partire dall’opposizione di un quadro di relazioni e convergenze di tutte le forze alternative a questa destra estrema”. Fratoianni, parlando al tg3, rivendica come Verdi-Si sia “saldamente sopra lo sbarramento e in crescita. Una brutta destra nazionalista e regressiva vince le elezioni. Non è una buona notizia ci siamo battuti contro questo scenario e avremmo voluto farlo con una coalizione più larga”. Interpellato sui 5s risponde: “I numeri dicono che un’alleanza più larga avrebbe reso la vita molto più difficile” alla destra.