0
0
Come si temeva, purtroppo non c’è nessun sopravvissuto nella tragedia avvenuta questa mattina nel Foggiano dove un elicottero della società Alidaunia di Foggia è precipitato dopo essere partito dalle Isole Tremiti diretto a Foggia.
Sette le persone a bordo, una famiglia di turisti sloveni, padre, madre con due figli di 13 e 14 anni, un medico del 118 che rientrava a Foggia dopo avere fatto il turno di notte alle Tremiti e i due piloti.
Sono ancora da accertare le cause del disastro. Dopo il ritrovamento dei resti dell’elicottero, sulla scatola nera saranno effettuati tutti gli accertamenti tecnici e l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un team investigativo. Frattanto la procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per disastro colposo aviatorio.
L’elicottero, partito dalle Diomedee dopo le 9.00 con condizioni non buone vista l’allerta gialla per temporali, dopo circa 40 minuti il velivolo è sparito dai radar e immediatamente e scattato l’allarme. Alle 13 poi il ritrovamento della carcassa in località Castel Paganoagro, alle porte di Apricena, in un’area rurale particolarmente impervia nella zona Est del Gargano.
I soccorritori, arrivano nella zona del velivolo, hanno trovato sei corpi tra le lamiere del relitto, mentre uno, quello del medico, Maurizio De Girolamo , di 64 anni, era stato sbalzato fuori dell’abitacolo.
La famiglia dei turisti sloveni erano: Bostjan Rigler, di 54 anni direttore tecnico della principale tv commerciale slovena la Pro Plus, sua moglie MatejaCurk Rigler, di 44, e i loro figli Jon di 14 e Liza, di 13 anni. I due piloti sono Luigi Ippolito, di 60 anni, il più esperto della compagnia Alidaunia, e Andrea Nardelli , di 39.
